Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Occupato, Affaccendato, Acciaccinato - Occupato, chi lavora, anco di mente soltanto, in calcoli, per esempio, od altro lavoro intellettuale. – Affaccendato, chi in operazioni, lavori, faccende manuali. Poi l’uomo occupato lavora tranquillamente, benché con attenzione e indefessamente; l’affaccendato si dà attorno, vuol finire, s’affanna, e più vuol fare, meno fa, o non fa bene: finalmente, Essere occupato vale Avere un impiego, un lavoro quotidiano; perché Disoccupato vale Ozioso o almeno inerte per qualche tempo. All’uomo disoccupato il tempo è di peso, e pare d’una lunghezza interminabile; all’occupato passa presto e con soddisfazione; all’affaccendato pare che sempre manchi, perché non sa distribuirlo con prudente e saggia economia. (Zecchini). – [Acciaccinato suol dirsi nel linguaggio familiare di chi si affaccenda ridevolmente a una o a più cose, dandosi un gran da fare e con gran calore, e più spesso per cose da poco e senza concluder molto. G.F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Occupato, Affaccendato - Occupato, chi lavora anco di mente soltanto in calcoli, per esempio, od altro lavoro intellettuale; affaccendato, chi in operazioni, lavori, faccende manuali; poi l'uomo occupato lavora tranquillamente, abbenchè con attenzione e indefessamente; l'affaccendato si dà attorno, vuol finire, s'affanna, e più vuol fare, meno fa, o non fa bene: finalmente, essere occupato vale avere un impiego, un lavoro quotidiano; perchè disoccupato vale ozioso o almeno inerte per qualche tempo: all'uomo disoccupato il tempo è di peso, e pare d'una lunghezza interminabile; all'occupato passa presto e con soddisfazione; all'affaccendato pare che sempre manchi, perchè non sa distribuirlo con prudente e saggia economia. [immagine] |
Negozio, Affare, Faccenda, Affaruccio, Affaretto; Faccendiere, Faccendone, Affaccendato; Sfaccendare, Sfangare, Acciapinare - Negozio parrebbe a prima vista valer meglio a significare affare di commercio, perchè della famiglia di negoziare, negoziante ecc., ma pure non è; due negozianti all'incontrarsi non si domanderanno già come vanno i negozii, ma sì, come gli affari. Negozio ha del generico e dell'indeterminato: che negozio è questo? sapete in quale negozio vi siete impacciato? Affare è più esplicito, meglio determinato; ognuno ha i suoi affari, gli affari prima d'ogni altra cosa, andare agli affari, fare affari sono frasi che corrono tuttogiorno nella bocca d'ognuno. Affaruccio è affare buonino, più che la parola non dice: affaretto, sembra voler significare affare di poca entità, e poi intricato, che dà da pensare e da studiare per uscirne bene; dicendo: è un affaretto da cui non so ancora come mi riescirà il sortirne, si dice anche qui meno che non si vorrebbe dire, e l'affaretto non è così piccolo, e sarà forse affare grave e spinoso; ma già al mondo gli eufonismi son molti, e guai a chi dice tutta e schietta la verità! Faccenda in sè dice affare da poco, ma che va fatto subito; anzi si dice per lo più in plurale per aumentarne l'importanza: le faccende di casa; vado alle mie faccende; ho un mondo di faccende e non so a quale metter capo. Faccendiere è chi fa, sbriga di molte faccende, chi in esse si compiace: appellativo meglio spettante alle donne; faccendone, chi si spaccia per persona di molti affari, o faccende: il faccendone ha sempre da fare di grandi cose; così dice, e mai ne fa una; buono a metter sossopra e nulla più, e a dare con ciò da fare agli altri. Affacendato chi è in faccende, in mezzo alle faccende, e dà a divedere che ha da fare: se però un si affaccenda, farà poco o poco bene: la calma dello spirito invece, una sollecita ma tranquilla operosità farà più e meglio. Sfaccendare vorrebbe proprio dire, tor via le faccende, sbrigarle sicchè non ve ne restino più; così giudico dell's, lettera, suono che indica privazione; infatto sfaccendare vale lavorare di molto, sbrigare le cose, farne più che si può, e allora è chiaro che fatte che siano, non restano più a sbrigare. Sfangare, propriamente, levare il fango, la pece, ogn'inciampo che arresta l'andamento delle cose, e significa sudarvi attorno acciò riescano a bene. Acciapinare, è far cosa con fretta, e adirandosi per non vederla riuscire a modo nostro: io, se fosse lecito, darei a questo verbo un significato attivo, e direi che acciapinare le cose è farle male o per la fretta, o per la non sufficiente abilità; a ciò mosso dalle parole sciapin, sciapinà, sciapinè che trovo ne' dialetti genovese e piemontese, le quali hanno in ambidue questo significato: sciapin, come si vede, è il sostantivo, colui che fa male le cose per non saperne abbastanza. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Affaccendato - [T.] Part. pass. d'AFFACCENDARE. e AFFACCENDARSI. T. Affaccendatosi all'opera, la stessa soverchia sollecitudine lo stancò.
Più spesso a modo d'Agg. Chi ha una faccenda che l'occupa, o più faccende, o dimostra d'averle. Albertan. Tratt. volg. 78. (C) Uomo affaccendato.
Coll'Infin e con le partic. A e Nel. T. Affaccendato a finire. – Affaccendato più nel distruggere che nell'edificare.
D'animali. Salvin. Disc. 2. 5. (C) Api ingegnose, che… tutte d'un medesimo volero affaccendate si stanno.
2. Dice talvolta l'esterna apparenza, e l'affettazione. T. C'è degli uomini affaccendati nell'ozio. Può l'uomo essere occupato o da pensieri e da studii, o anco da esteriore lavoro, senza punto darsi aria d'affaccendato.
3. Dell'opera stessa. T. Vogare affaccendato, e sim. |