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»» Sinonimi e contrari di acume (ingegno, acutezza, prontezza, perspicacia, ...) |
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Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola acume è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: a-cù-me. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con acume per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Carthago di Franco Forte (2009): Publio sorrise. Quel siracusano aveva un'intelligenza e un acume che andavano ben oltre quanto desse a vedere, forse perché non voleva attirare più guai di quelli in cui già si trovava: era risaputo che l'oligarchia romana preferiva circondarsi di servi robusti e pronti a obbedire a qualsiasi ordine. Del resto, Versilio era stato comprato da sua madre non per aiutarlo nelle incombenze domestiche, ma come schiavo-tutore, una sorta di guida spirituale nel vasto mondo dell'istruzione in cui Publio si era tuffato qualche anno prima... un tempo che adesso gli sembrava lontano secoli. Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Franco non replicò. Allora Luisa gli chiese di raccontarle il colloquio e stette ad ascoltarlo senza batter ciglio. Ella indovinò, con l'acume dell'odio, che se Franco avesse accettato di entrare negl'impieghi, sarebbe venuta fuori l'ultima condizione: separarsi dallo zio, da un impiegato destituito per ragioni politiche. «Certo!», diss'ella, «avrebbe voluto anche questo! Canaglia!» Suo marito trasalì come se quella scudisciata avesse toccato il sangue anche a lui. «Adagio», diss'egli, «con queste parole! Prima, è una supposizione tua; e poi...» La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Mi ricordo benissimo di aver spedita la lettera con piena soddisfazione. Non m'ero affatto compromesso con quelle parole, ma mi pareva anche certo che se il pensiero di Ada fosse stato uguale al mio, essa avrebbe compresa quella stretta di mano amorosa. Ci voleva poco acume per indovinare che quella lunga disquisizione sulla vecchiaia non significava altro che il mio timore che trovandomi in corsa traverso il tempo, non potessi più essere raggiunto dall'amore. Pareva gridassi all'amore: «Vieni, vieni!» Invece non sono sicuro di aver voluto quell'amore e, se v'è un dubbio, risulta solo dal fatto che so di aver scritto circa così. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per acume |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: acumi, acute. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: acme. |
Parole contenute in "acume" |
Contenute all'inverso: emù. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "acume" si può ottenere dalle seguenti coppie: acute/teme. |
Usando "acume" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * meta = acuta; * mete = acute; cura * = curcume. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "acume" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: eruca * = erme; rauca * = rame; pica * = piume; * emiro = acuirò; cerca * = cerume; * emendo = acuendo. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "acume" si può ottenere dalle seguenti coppie: acuta/meta, acute/mete. |
Usando "acume" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * teme = acute; acumini * = minime; * minime = acumini. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "acume" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tante = acutamente; * inerte = acuminerete; millanti * = maciullamenti; millanto * = maciullamento. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Ha un temibile aculeo, Così sono gli aculei dell'istrice, Rettile aculeato della Nuova Zelanda detto tuatara, Aculeate o irte di difficoltà, Aracnidi dalla coda aculeata. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Acume, Acutezza - Acume nel buon uso ha solamente senso figurato, e riguarda l'intelletto; anzi più che altro dicesi Acume di mente, piuttosto che il solo Acume. L acutezza si riferisce anche a cose materiali, come astratto di tutto ciò che è acuto. - «Acutezza di un angolo - di un sapore - di una punta.» - Si riferisce anche a cose intellettuali, ma allora indica l'atto, e non, come acume, l'abito. - «E' un uomo di molto acume.» - «Trattò quel soggetto con mirabile acutezza di mente.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Punta, Acume - Acume è l'estremità pungente o penetrante della punta: nell'acume dell'ingegno, e in vista acuta, punta non calzerebbe. [immagine] |
Acume, Acutezza - Acume ha d'ordinario senso figurato; si dice dell'ingegno e de' concetti che dall'ingegno derivano. Acutezza s'addice meglio a cose materiali: non già che anche questa non venga talora adoperata figurativamente. [immagine] |
Perspicacia, Acume, Sagacità, Prudenza; Sagace, Perspicace, Prudente, Saggio, Savio - Per l'acume si penetra nell'intimo delle cose; per la perspicacia si viene a discernere le opportune fra le molte; la sagacità vale specialmente a scoprire, a distinguere; la prudenza, a moderare, a reggere il giudizio: tutte qualità che distinguono e devono corredare l'uomo savio, il quale ha da essere insieme sagace, perspicace e prudente. Saggio è più; alle qualità che servono di prezioso distintivo dell'uomo savio, deve associare il sapere, la scienza, per quanto all'uomo è dato, universale; o almeno la filosofia che in germe tutte le singole scienze comprende. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Acume - e ant. ACUMINE E AGUMINE. S. m. Estremità o forma di cosa che termina in punta. T. Lucr. Acumen coni, nasi. Cic. Stili. = March. Lucr. volg. 4. 616. I portici… se dalla somma all'ima Parte son riguardati, a poco a poco Stringer mostran se stessi in cono angusto… Sinchè di cono in un oscuro acume Vadano a terminar. (Men chiaro e dubbio per l'apparente restringersi.) Lucr. Donicum in obscurum coni conduxit acumen. Baldov. Stanz. 3. 144. (C) Venga la real coppia, e sugli acumini Di questi ombrosi colli alberghi e domini. Zenon. Piet. Font. 16. E sì vedrai coperti gli alti acumi De' maggior monti.
2. Fuori di poesia, quasi sempre ha senso fig. Dant. Parad. 28. (C) Un punto vidi che raggiava lume Acuto sì che 'l viso, ch'egli affuoca, Chiuder conviensi per lo forte acume. Buonarr. Fier. 198. 2. Ma se di sguardo mai d'occhio linceo Valesse acume a saettar la notte Che tra gli errori suoi giungesse al vero, Quante… Bocc. Decam. 1. 116. Non potendo l'acume dell'occhio mortale nel segreto della divina mente trapassare in alcun modo, avvien forse talvolta che… Med. Lor. Oraz. 3. 67. Te conosciuto abbiamo, immenso lumine, Lume che sente sol la mente degna, La mente sol non sensitivo acumine. Segn. B. Etic. volg. 192. Non mai ha fretta chi intorno a poche cose è intento; nè è acuto nella voce, nè è veemente nel dire chi non reputa nulla: e l'acume della voce e la celerità essendo per simil fine. 3. T. Facoltà della mente, per cui discerne le più delicate e più nascoste varietà o somiglianze, e ajuta altrui a discernerle. Cic. Ingeniorum acumen. = Salvin. Disc. 3. 102. (C) Or perchè leggieri, volubili, varii, incostanti, e per così dire volatili, e poco fissi, non rivoltiamo l'acume della mente sopra ciò che ci si presenta, e nel mondo grande e nel piccolo? T. Acume dell'ingegno. Cic. Ed assol. Cic. Ubi est acumen tuum. Propter acumen occultissima perspicere. = Dant. Parad. 32. (C) Senza mercè di lor costume Locati son per gradi differenti, Sol differendo nel primiero acume (Della visione e della intelligenza beata). Dav. Scism. 71. Con ordine e acume specolando la verità. [M.F.] La Caland. 42. Chi cerca che gli s'appicchi gentilezza, acume, accorgimento, queste vesti comperi e alquanto addosso le porti. = Menz. Sat. 783. Che sì, che sì, quel suo audace e baldo Cervello si rannicchia, e che l'acume Si spunterà, che già parea sì saldo? Gravin. Rag. Poet. 62. Negli scrittori e poeti di quei secoli si ravvisa maggior acume che naturalezza, maggior dottrina che senno, e maggior lusinga di ricercate parole ed arguzie che fedeltà e verità di sentimenti. T. Acume dell'eloquenza di Demostene che ferisce più di punta, paragonata con quella di Cicerone che viene più grave. Quint. Ille concludit astrictius, hic latius pugnat: ille acumine semper, hic frequenter et pondere. T. Acume col Di. Acume di ragionare, di disputare. Quint. Sive acumine disserendi, sive eloquendi facultate divina quadam et Homerica. (Di Platone) Inventorum acumine (coll'acume delle invenzioni). T. Acume d'un argomento, d'un epigramma, d'una sentenza. T. Acume dello stile dialettico; contrario dell'abbondanza. Sentenza quasi proverb. Prov. Tosc. p. 60. L'eloquenza del tristo è falso acume. 4. Degli affetti. Dant. Parad. 1. La novità del suono, e il grande lume, Di lor cagion m'accesero un desìo Mai non sentito di contanto acume. But. Com. Parad. 1. 2. Lo ferro acuto più punge che l'ottuso, e però l'acume si pone per la punzione e per la stimulazione. |
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Parole in ordine alfabetico: acuivo, aculeata, aculeate, aculeati, aculeato, aculei, aculeo « acume » acumi, acumina, acuminai, acuminammo, acuminando, acuminano, acuminante |
Parole di cinque lettere: actea, actee, acuii « acume » acumi, acuta, acute |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): tachisme, alisme, pointillisme, risme, omeoritme, monoritme, albume « acume (emuca) » seccume, baroccume, cuccume, retoricume, tisicume, selvaticume, pateticume |
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