Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per accezione |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: accezioni, eccezione. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: eccezioni. Con il cambio di doppia si ha: affezione. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: acne, azione, aione, cene, cioè, cine, eone, zone. |
Parole con "accezione" |
Finiscono con "accezione": contraccezione. |
Parole contenute in "accezione" |
zio, ezio, ione, zione. Contenute all'inverso: noi, zecca. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "accezione" si può ottenere dalle seguenti coppie: acri/ricezione, accecava/cavazione, accedevo/devozione, accedi/dizione, accese/sezione. |
Usando "accezione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: sediacce * = sedizione. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "accezione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: azzecca * = azione; conca * = concezione. |
Lucchetti Alterni |
Usando "accezione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dizione = accedi; * cavazione = accecava; * devozione = accedevo; sedizione * = sediacce. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
† Accezione - [T.] S. f. Eccezione. Franch. Sacch. Nov. 163. (Man.) |
Accezione - [T.] S. f. Da ACCEPTIO. Nel senso dell'Accettare di persone per colpevole o stolta parzialità. Cavalc. Esp. Simb. 2. 21. (C) Il Signore sia giusto in distribuire giustamente gli onori e gli uffici secondo li meriti e non per rispetto di parentado e di pecunia, o per altra qualunque accezione di persone. Vit. S. Girol. 4. 21. Appo Dio non è accezione di persone.
2. Siccome dicesi Voce, modo accettato dall'uso; così Accezione è il significato, nel quale ricevesi e usasi la voce e il modo. Ha dunque senso più determinato delle voci significato, senso. Salvin. Pros. Tosc. 1. 449. (C) Dicendo il Petrarca a Cola di Rienzo: Spirto gentil, che quelle membra reggi, intese spirito nobile, com'era allora la generale accezione di questa voce. T. Accezione ordinaria d'un vocabolo, Come più comunem. si prende. |
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