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Dizionario antico del 1821/1822, traduzione dal francese migliorata e accresciuta, autore originale Etienne Jean Monchablon. Numero voci: 1.188. Voci che iniziano con la lettera P.



Dizionari Antichi

Dizionario compendiato di antichità



Lettera P - pag. 11

proerosie
Prerosie, o Proatturie. I Greci chiamavano con questo nome alcuni Sagrifizj, che facevano a Cerere avanti delle semente.

profesti
I Romani nominavano così i giorni, nei quali era permesso applicarsi agli affari tanto particolari, che pubblici.

promulsis
I Romani davano talvolta sì fatto nome alla gustazione o sia primo servizio de' loro pranzi, perchè vi si beveva del vino melato.

pronuba
Davasi questa denominazione a una Donna, che nelle cirimonie del Matrimonio dei Romani aveva una cura particolare della Sposa novella.

proquestori
Quando un Questore moriva in esercizio della sua Carica il Governatore della Provincia, nell'attender da Roma la nomina d'altro, ne faceva esercitare l'impiego da qualcun del suo seguito, che prendeva il tilolo di Proquestore.

proscenium
Nome di quel luogo del Teatro Romano, dov'erano le sceniche decorazioni.

I Greci lo chiamavan Proscenion.


proscrizione
Eranvi presso i Romani due sorte di Proscrizioni, quella dei Beni, e quella delle Persone. La proscrizione dei Beni si faceva ad istanza dei creditori contro d'un debitore, che per non esser tradotto in giustizia spariva, e teneasi nascosto. Questa Prescrizione facevasi mediante un Editto del Pretore, che si affiggeva alla porta del debitore; ciò che fino a quattro volte si reiterava. Dopo di questo, se il debitore non compariva, i suoi beni erano divisi tra suoi creditori, venduti a loro vantaggio. Nelle Proscrizioni delle Persone non si osservavano tante formalità. Si affiggeva nel Forum un Avviso, nel qual promettevansi grandi ricompense a coloro, che avrebbero ucciso tali, e tal'altri Cittadini; e dopo di ciò i Proscritti esser potevano uccisi dai loro Schiavi medesimi, che colla testa del loro Padrone in mano andavano a ricevere il guiderdone promesso. Silla soprannominato il Felice diede a Roma prima di tutti l'esempio di questa barbara Proscrizione. I Greci n'usavano pure, con questa differenza però che nell'affiggere alle colonne i nomi di quelli, di cui si metteva a prezzo la testa vi si notavano i delitti, pe'i quali ciò si faceva; invece di che a Roma si scrivevan soltanto i nomi dei Proscritti senz'aggiungervi i motivi della lor proscrizione.

prosecta
Prosicia o Prosicies. I Romani appellavan così le due parti, che si facevano dei visceri della vittima, l'una per gli Dei, l'altra per quelli, che facevan le spese del Sacrifizio.

protatico
era quel Personaggio, che non compariva mai se non nella protasi ossia nella prima parte della Commedia, come, a modo di esempio, Sosia nell'Andria di Terenzio.

psecas
Adis, una Pettinatrice, che era ordinariamente una schiava.

psephismata
Erano così detti i Decreti e le Leggi del Popolo, cioè i Plebisciti, ec.

pubblicani
Si dava tal denominazione agli Appaltatori, i quali erano incaricati dell'incasso de' denari delle pubbliche Entrate. Comunemente erano Cavalieri Romani, che per questa ingerenza formavano fra di loro tre Società; una di quelli, che prendevan l'Appalto in lor nome, Mancipes, o Redemptores; l'altra di quelli, che prestavano guarenzia per i primi, Praedes: la terza degli Associati, Socii, che entravano in società con gli altri, e dividevano con essi il profitto. Siccome questi appaltatori correvano molti rischj, non si faceva loro un delitto d'aver accumulato del bene nella lor professione; ma abusavan sovente di tal fiducia in sì strano modo che il nome di Pubblicano divenne odioso. Cicerone altronde sì portato a loro favore confessa in una Lettera al suo fratello Quinto, che l'Italia e le Provincie si lagnavano fortemente di loro, non per essere astretti a pagare le imposizioni, ma per la maniera dura od ingiusta, con cui le esigevano.

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